Il Teatro Romano, situato nel centro storico
della città etnea, nei pressi di Via Vittorio Emanuele, risale al II secolo e
fu costruito su un preesistente teatro di epoca greca, di cui oggi non restano
più tracce, che sorgeva nei pressi della collina Montevergine, l’antica
acropoli della città . La pianta emiciclica dell’edificio, la realizzazione di
un proscenio decorato con lussuosi marmi, la costruzione di due imponenti torri
laterali, destinate ad ospitare le scale d’accesso ai diversi piani
dell’edificio sono probabilmente le tracce del processo di monumentalizzazione, reso possibile dai finanziamenti ottenuti da Adriano.
Lo
spazio antistante la scena è sommerso dalle acque del fiume Amenano, fiume
coperto in seguito all’eruzione del 1669 e che scorre al di sotto del centro
storico. In età romana le acque del fiume erano convogliate nel teatro al fine
di permettere giochi d’acqua e scenografie varie. La scena originariamente era
decorata da colonne marmoree e finti ambienti prospettici per conferire un
effetto di maggiore profondità ; questa inoltre ospitava statue, bassorilievi,
molti dei quali legati al mondo mitologico, quali il gruppo scultoreo della
Leda con il cigno. I sedili sono in calcare, in passato invece, le prime
quattro file inferiori erano ricoperte di marmo, in quanto riservate a
personaggi di riguardo. La scena si caratterizza per la presenza di suggestivi
palazzi risalenti al XVIII secolo, tra cui uno che conserva resti di epoca
medievale; altra residenza, nota con il nome di “Casa del Terremotoâ€, ha assunto
una notevole importanza per aver preservato il corredo, abbandonato in
seguito al terremoto del 1693.
Nell’XI
secolo, per volere del conte Ruggero, il teatro venne privato dei suoi
rivestimenti marmorei, i quali vennero utilizzati per la costruzione della
cattedrale di Sant’Agata. Si dovette
aspettare il XVIII secolo prima che
vennero recuperati iscrizioni e decorazioni marmoree, grazie all’avvio dei
lavori di scavo iniziati con il principe Biscari. L’orchestra era pavimentata
in marmo e la decorazione dell’edificio era fondata sul contrasto tra la
pietra lavica e decorazioni in marmo.