Il
complesso termale delle Terme della Rotonda è ubicato a nord del Teatro romano, nei pressi della parte
alta della collina Montevergine, acropoli della città antica. La struttura risale
al I-II secolo d.C. e conobbe poi un periodo di monumentalizzazione in epoca
tardo imperiale, ovvero intorno al III secolo d.C. Si tratta di uno dei pochi
edifici che resistette alla furia del
terremoto del 1693. Più avanti però venne in parte danneggiato dai
bombardamenti aerei nel corso della Seconda Guerra Mondiale; tuttavia oggi nel
complesso termale sono visibili diversi conduttori dell’acqua, calidari e
frigidari; i tepidari invece, sembrano essere stati costruiti in una seconda fase,
intorno al III secolo. La struttura si presenta come un complesso di quattro
edifici, tutti a pianta quadrangolare e collegati tra loro. L’edificio
principale presenta una pianta circolare sormontata da una cupola: qui, attraverso
le opere di scavo, sono state inoltre rinvenute otto vasche di marmo. La grande
cupola, sorretta da possenti contrafforti e posta su un ambiente quadrato, ha
fatto sì che al complesso venisse dato il nome di Rotonda. Ma in seguito ad opere di scavo più recenti è emerso che
il complesso si estendeva per un’area molto più vasta e sono stati individuati
ben nove ambienti. L’impianto
termale rimase inattivo per oltre due secoli e durante il periodo bizantino
(intorno al VII secolo d.C.) divenne sede di una chiesa, dedicata a Santa Maria
della Rotonda, e dunque la struttura venne utilizzata per scopi liturgici. Per
la chiesa vennero utilizzati i materiali recuperati dalle rovine. Qui sorse
anche un’ampia area cimiteriale rimasta attiva fino al XVI secolo.
L’adattamento dell’edificio a chiesa cristiana si identifica nella presenza di esedre nell’altare maggiore e nelle
cappelle. Questo ambiente si caratterizza per una pianta quadrangolare e due
accessi, uno a sud con un portale in calcare risalente al Cinquecento, ed uno
ad ovest caratterizzato da un portale in pietra lavica risalente al Duecento.
Attraverso le opere di scavo sono stati rinvenuti degli
affreschi raffiguranti immagini sacre; molti sono andati perduti, altri invece
sono ancora visibili, tra questi quelli dei vescovi San Leone e San Nicola, San Gregorio
il Taumaturgo e la Madonna con Gesù Bambino. Anche nel presbiterio si sono
conservati degli affreschi: tra questi si riconoscono l’Annunciazione, la
Natività . La maggior parte di questi affreschi sono di età normanna e sveva, databili tra il XII e XIII secolo.
Ma attraverso i diversi dati raccolti si
è sviluppata una nuova ipotesi, ovvero che la Rotonda sia un edificio costruito
dopo il VII secolo con l’obiettivo di realizzare un edificio di culto
cristiano. Il vano circolare, infatti, sembra essere un elemento alquanto
distante dallo sviluppo planimetrico delle precedenti terme romane. Difatti,
l’edificio circolare con cupola ripropone le caratteristiche del sepolcro della
Vergine a Gerusalemme.