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La Festa di Sant'Agata

I festeggiamenti in onore di Sant'Agata vedono il loro inizio ufficiale la prima settimana del mese di Febbraio. Numerose le manifestazioni a carattere liturgico e culturale che si susseguono incessantemente nei luoghi di culto. Le Candelore, con banda al seguito, abbandonano le loro tradizionali sedi per allietare strade e piazze che, nel frattempo, vengono vestite a festa in vista dei giorni clou, che vanno dal 3 al 6 Febbraio. Quattro giorni attesissimi dall'intera comunità, nonché dai numerosi turisti che ogni anno in tale occasione giungono presso la città etnea. La festa di Sant'Agata, infatti, è all'unanimità riconosciuta come la terza al mondo per partecipazione popolare.
Il 3 Febbraio è il giorno della tradizionale processione dell'offerta della cera al mattino, alla quale partecipano le autorità cittadine e le associazioni civili e religiose, e dell'attesissimo spettacolo pirotecnico della sera. In particolare, quest'ultimo momento, rappresenta un importante motivo di attrazione turistica. Un'infinità di fuochi artificiali, rigorosamente a ritmo di musica, illuminano ed esaltano lo sfavillante barocco di piazza Duomo. Ne viene fuori un'atmosfera magica, capace di inebriare i fortunati che partecipano all'evento.
La vera festa religiosa ha tuttavia inizio il 4 Febbraio, che rappresenta il momento dell'incontro con le reliquie della Santa Patrona, custodite gelosamente per tutto l'anno nel Sacello che trova dimora lungo l'abside destro della Cattedrale. Migliaia i devoti commossi ed esultanti. Essi indossano il cosiddetto "sacco". Si tratta di una tunica di colore bianco il cui significato è ancora controverso. Negli ultimi anni ha preso corpo l'ipotesi che si possa trattare di un indumento a carattere penitenziale. Oltre al "sacco", i devoti indossano un berretto di colore nero, un cordone monastico bianco intorno alla vita, dei guanti bianchi e un fazzoletto, anch'esso bianco, che viene agitato al grido "Tutti devoti tutti, cittadini viva sant'Aita".
Il busto reliquario e lo scrigno vengono issati sul cinquecentesco fercolo - carro in argento trainato da due lunghi cordoni tirati dai devoti, e portati in processione lungo le strade della città. Lungo i marciapiedi, migliaia di fedeli sono pronti ad accogliere il passaggio della Santa, desiderosi di rivolgere una preghiera o di offrire un cero, tradizionale oggetto votivo delle celebrazioni agatine. La processione è preceduta dal passaggio delle 12 Candelore. Si tratta di grossi ceri scolpiti e dorati in superficie. Essi, nella maggior parte dei casi, ricalcano uno stile rigorosamente barocco, delineandosi pertanto come elemento di importante valore artistico. Le candelore, che possono pesare tra i 400 ed i 900 chili, vengono portate a spalla, a seconda del peso, da un gruppo costituito da 4 a 12 uomini, che le fa avanzare con una particolare andatura conosciuta a Catania come 'a 'nnacata.
Il 4 Febbraio è il giorno del cosiddetto giro esterno, che fin dalle prime ore del mattino si snoda lungo i quartieri popolari della città, ricalcando quelle che in un tempo ne rappresentavano le mura. Una processione la cui durata può superare le 24 ore, fino a concludersi all'alba del 5 Febbraio. Molto atteso, nel primo pomeriggio, il passaggio dai cosiddetti luoghi del Martirio della Santa: Sant'Agata la Fornace, Sant'Agata al Carcere e Sant'Agata la Vetere. Tutti luoghi che, durante i festeggiamenti, diventano meta di incessanti pellegrinaggi.
In serata, il suggestivo passaggio dai quartieri popolari della città, che accolgono questo giorno come il più importante dell'anno. Balconi tappezzati a festa, luminarie nelle strade e venditori di palloncini e pietanze tipiche creano un'atmosfera unica nel suo genere. Un affascinante mix di fede e folclore, un tripudio di odori e colori lontano anni luce dal grigiore della routine quotidiana. 
Il 5 Febbraio è invece il giorno della festa solenne. La città si ferma per commemorare la sua Santa Patrona. Al mattino, alle ore 10:00, si svolge il solenne Pontificale a cui partecipano tutte le autorità civili ed ecclesiastiche. Un evento di enorme portata, spesso celebrato da Cardinali direttamente provenienti dalla Santa Sede.
Ma l'attesa di devoti e fedeli è rivolta soprattutto alla processione del cosiddetto "giro interno" che tocca la centralissima via Etnea, salotto buono della città, per l'occasione illuminata ad hoc. La processione, che prende il via intorno alle 17:30, procede lentamente fino a Piazza Cavour dove in nottata si svolge il tradizionale spettacolo pirotecnico, uno dei momenti più attesi dell'intera festa. Fino a piazza Cavour, comunemente conosciuta come "Il Borgo", il fercolo è preceduto da centinaia di devoti che, in segno di devozione, portano a spalla dei ceroni il cui peso spesso supera quello del portatore stesso.
Il giro prosegue fino alla mattina del giorno seguente dove si concentrano altri due momenti clou, da sempre particolarmente seguiti da curiosi e turisti: la "salita di Sangiuliano" e il suggestivo canto delle monache di clausura in via Crociferi, gioiello barocco della città. 
Tuttavia, il rientro in Cattedrale non rappresenta un saluto definitivo alla Santa, la quale viene nuovamente omaggiata appena una settimana dopo, giorno 12 Febbraio, durante la festività dell'Ottava. 
Quest'ultima ricorrenza sancisce la chiusura ufficiale dei festeggiamenti. Per rivedere la Patrona, devoti e fedeli devono attendere giorno 17 Agosto, altra data fondamentale nell'ambito del culto agatino. Questo giorno rievoca quanto avvenuto il 17 Agosto del 1126, quando le reliquie di Sant'Agata fecero il loro ritorno a Catania, dopo che nel 1040 erano state trafugate a Costantinopoli dal generale bizantino Maniace.
I festeggiamenti del 17 Agosto, seppur notevolmente ridotti rispetto a quelli di Febbraio, rappresentano una importante fonte di attrazione per numerosi turisti, nonché per i tanti cittadini emigrati che fanno ritorno in città per le vacanze estive. Il busto reliquiario fa ritorno tra la gente intorno alle 8:00. Una volta collocato sull'altare maggiore, ogni ora, fino a sera, viene celebrata una funzione religiosa. Intorno alle 20:00, il momento più atteso: busto e scrigno vengono portati in processione a spalla nelle strade adiacenti la Cattedrale. Il giro è intervallato da uno splendido spettacolo pirotecnico, accompagnato dal tradizionale sventolio dei fazzoletti da parte dei devoti che, una volta conclusasi questa ricorrenza, dovranno attendere nuovamente Febbraio per rivedere la loro amata Santa Patrona.




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