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Acicastello

È il primo centro della Riviera dei Ciclopi. Il paese fu distrutto da un terremoto nel 1100 e gli abitanti si spostarono in altri centri, come Acitrezza e Acireale. Il Castello di “Aci” è stato costruito tra il 1071 e il 1080 nell’ambito della conquista della Sicilia da parte dei Normanni. Nel 1126 i vescovi di Catania, a cui venne affidato il castello, ospitarono le reliquie di S. Agata riportate in patria dalla città di Costantinopoli.
Alla fine del XIII sec. Il castello testimonia le lotte che contrappone gli Aragonesi di Sicilia agli Angioini di Napoli (1282 Vespri Siciliani). Nel XIV sec. il castello conobbe un breve periodo di splendore, si organizzavano infatti feste e lussuosi ricevimenti. Nel 1412 il castello venne consegnato a Ferdinando il Giusto di Castiglia, nuovo re di Sicilia.
Nel ‘500 il castello ebbe la funzione di prigione.
Nel ‘600 il castello conobbe un rinnovato splendore, dovuto anche ad una radicale opera di ristrutturazione voluta nel 1634 dal re Filippo III°, questo evento si ricorda ancora oggi grazie ad una lapide marmorea posta all’ingresso del castello. Alla fine dell’800 il castello ispira Giovanni Verga a scrivere la novella “Le storie del castello di Trezza” e durante la 2° guerra mondiale la grotta della rupe fu usata come rifugio antiaereo.
All'interno del castello è possibile visitare il Museo Civico inaugurato nel 1985. Vi sono delle sale destinate alla:

  • mineralogia trattata in senso più ampio tramite vetrine dedicate all'Etna e il confronto tra Etna e Vesuvio, l'altro grande vulcano italiano;
  • paleontologia trattata attraverso l'esposizione di fossili di varie parti della Sicilia, ma anche fossili di argilla, ritrovati nelle colline di Acitrezza e Aci Castello, che mostrano chiaramente che 1.300.000 anni fa il mare ricopriva la zona;
  • archeologia.
All'esterno è possibile ammirare le piante grasse del giardino botanico. La struttura così realizzata si inserisce perfettamente nella riserva marina delle “Isole Ciclopi” e permette un notevole sviluppo culturale che costituisce un validissimo punto di riferimento per il turismo che converge nella Riviera dei Ciclopi.




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