Porta
Uzeda è stata tra le prime Porte che vennero riaperte in
seguito ai lavori di ricostruzione avviati con il duca di Camastra. Anch’essa,
come la Porta Garibaldi, non rivestì un ruolo difensivo, bensì di
abbellimento.
La Porta, situata in
Piazza Duomo, è così intitolata in onore del vicerè Giovanni Francesco Paceco,
duca di Uzeda. La Porta Uzeda, in stile barocco, riaperta nel 1696, segna a sud l’inizio della monumentale Via Etnea: la
Porta sembra essere incastrata tra il Palazzo dei Chierici ed il seminario.
Difatti, il progetto originario altro non era che un cavalcavia realizzato per
collegare i due corpi, e il portico, al suo interno, ospita appunto un
corridoio. Nella parte più alta del maestoso monumento è situata una nicchia
nella quale è rappresentato il busto di Sant’Agata. Alla base della nicchia è invece
adagiata una lastra di marmo nella quale sono incise le parole del Vescovo
Ventimiglia. Per le decorazioni sono state utilizzate sia pietra lavica sia pietra bianca, decorazione tipica della città, riprendendo lo stile della
facciata del Palazzo dei Chierici.