Il
collegio dei Gesuiti è un palazzo in
stile barocco siciliano, edificato durante il processo di ricostruzione della
città dopo il terremoto del 1693. Per terminare i lavori di ricostruzione ci
sono voluti circa quarant’anni e ciò ha permesso di vedere la partecipazione di
varie figure già note nella storiografia locale, come Angelo Italia, Alonzo di
Benedetto, Francesco Battaglia, l’architetto Francescano e lo scultore G. B.
Marino.
Sito
in via Crociferi, è possibile accedervi attraverso una scalinata. All’interno
vi sono quattro cortili, tra cui un bel chiostro con portici su colonne ed arcate, e il pavimento a ciottoli
bianchi e neri, sistemati a strisce, secondo lo stile dell’architetto Francesco
Borromini.
Un
grande palazzo che è stato il più bell’edificio della Compagnia di Gesù in
tutta la Sicilia che, adiacente alla Chiesa di San Francesco, crea una
struttura complessa.
Il
collegio, dopo aver ospitato i Padri Gesuiti, è divenuto un carcere minorile,
poi un orfanotrofio e in seguito un Istituto Statale d’Arte. Da quattro anni ha
i portoni sbarrati. È chiuso al pubblico ed è in attesa di ristrutturazione.
Dal
2002 questo meraviglioso palazzo è riconosciuto, insieme ad altri della
provincia di Catania e di tutta la Sicilia orientale, Patrimonio dell’umanitÃ
da parte dell’Unesco.