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Conservatorio delle Verginelle

Il Conservatorio delle Verginelle è situato in Via Teatro Greco, di fronte al polo umanistico già insediato presso il Monastero dei Benedettini; si trova in una posizione privilegiata, ovvero nei pressi della collina Montevergine. Si tratta di una delle zone più suggestive della città etnea, in quanto accoglie diversi monumenti storici. In quest’area furono inoltre rinvenuti resti di mura e condotti romani, che probabilmente sono legati a quelli ritrovati all’interno del Conservatorio.

L’edificio, risalente alla prima metà del XVI secolo, e voluto dal patrizio catanese Giovanni La Rocca, è dedicato a Sant’Agata ed aveva la funzione di accogliere giovani orfane, alle quali veniva garantita l’istruzione e che svolgevano inoltre lavori tessili e artigianali. In realtà, la primitiva sede del Conservatorio sorse nei pressi della Chiesa di San Biagio e nel 1619 l’istituto fu collocato definitivamente nella zona attuale. Ma nel primo ventennio del XX secolo l’edificio divenne la sede di una scuola elementare, e solo a partire dal 2000 si decise di recuperare questo importante patrimonio edilizio della città, diventando nello stesso tempo la sede della facoltà di Scienze della Formazione.

Secondo il progetto originario, il Conservatorio era costituito da diversi corpi di fabbrica, ovvero una chiesa, un dormitorio e dei pozzi; ma l’edificio, così come molti altri, venne in parte distrutto dal terremoto e un patrizio catanese, Asmundo, divenne commissario generale per la ricostruzione del Conservatorio: per il suo forte impegno nei lavori di ristrutturazione lo stesso Asmundo venne riconosciuto come uno degli artefici del Barocco siciliano. Inoltre, lo stesso Asmundo devolse al complesso numerose proprietà immobiliari.

L’insieme degli edifici che compongono il Conservatorio appare alquanto irregolare e ciò è dovuto probabilmente alle diverse fasi costruttive. Per la costruzione dell’edificio sono stati utilizzati i materiali tipici delle costruzioni catanesi, quali pietra lavica, calce e malta. L’edificio presenta inoltre una serie di archi in muratura, è dotato di una corte interna, chiusa da corpi di fabbrica, e presenta due elevazioni: il piano terra, il quale era destinato al dormitorio, e il piano superiore, dove erano collocate delle stanze che fungevano da laboratori.
 



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