La Cappella Bonajuto,
situata all’interno del palazzo Bonajuto, in uno dei caratteristici vicoli
della Via Vittorio Emanuele, è uno dei monumenti bizantini più suggestivi della
città di Catania. Anche per gli stessi catanesi la Cappella Bonajuto
rappresenta il cuore medievale della città , un luogo magico che mette in luce arte e storia bizantina, nel bel mezzo dei
palazzi barocchi. Questa cappella,
risalente al VI secolo, mette in mostra tutta la sua imponenza: ha resistito
alla furia del terremoto che colpì la città nel 1693 e rappresenta dunque una
grande testimonianza di affreschi e decori medievali. Qualche secolo più avanti,
intorno al XIII secolo, l’edificio
religioso, in origine dedicato al SS. Salvatore, fu destinato a diventare la
cappella privata della famiglia Bonajuto.
La cappella è formata da una croce
greca su pianta quadrata che sorregge una cupola e tre absidi. Si noti inoltre
che l’edificio non è perfettamente allineato con il piano della strada: le
diverse scosse di terremoto e le colate laviche hanno infatti provocato un
abbassamento dell’edificio di circa due metri. I particolari decori ed
affreschi che ricoprivano la cappella suscitarono persino l’interesse di un
noto pittore francese del XVIII secolo, Jean Houel, il quale ne realizzò una
rappresentazione, oggi conservata al Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo.
Oggi la cappella è uno dei
luoghi più rinomati, anche per lo svolgimento di spettacoli musicali, teatrali
ed eventi vari: si è dunque deciso di conciliare tradizione ed innovazione,
mantenendo il valore del sito archeologico.