Alle spalle della
fontana dell'Amenano si apre piazza Alonzo di Benedetto, conosciuta
non solo perchè ospita l'antica pescheria, ma anche perchè vi è
ubicata l'antica
fontana dei Sette Canali.
Quest'ultima, costruita
nel 1912, si trova a fianco della gradinata che costeggia la fontana
dell'Amenano ed è incastonata in un'ampia arcata incavata nella
parte laterale del Palazzo del Seminario dei Chierici. Può essere
considerata di grande pregio e valore poiché è sopravvissuta al
devastante terremoto del 1693; infatti, proprio per questo motivo, si
trova ad un livello più basso.
La fontana, dall'architettura che ricorda lo stile greco, realizzata in marmo
pregiato, ha una struttura
particolare poiché è stata costruita per essere utilizzata come
fonte per il recupero di acqua potabile; è infatti composta da sette
cannelle dalle quali sgorga l'acqua attinta dal fiume Amenano, che
successivamente si riversa su una grande vasca rettangolare al di
sopra della quale è posta una lapide in marmo che riporta la
seguente iscrizione in latino, ormai non molto visibile :
«
D. O. M. Philippo III
Hispaniarum et Siciliae Rege invictissimo D. Petro Giron Ossunae Dvce
Pro rege, D. Carolvs Gravina Patritivs, Don Matthevs De Alagona,D.
Hieronymus Paterno, Fabritivs Tornambeni, Hercvles Tvdiscvs, Joannes
Baptista Scammacca et Don Ioseph Fimia Vrbis Senatores, canales aquae
vetustate pene collapsos opere marmoreo magnificentiore forma
reficiendos publica impensa curaverunt.»
Successivamente, si
intuì che le acque della fontana, attraversando la città , venivano compromesse rendendole impure, per cui il Comune procedette ad
impedire l'accesso al pubblico costruendo una massiccia grata in
ferro, lasciando la fontana come ricordo storico per la città , ed
oggi rappresenta una curiosa attrazione per i turisti proprio per la
sua particolarità .