60 artisti da 14 paesi, oltre 100 capolavori provenienti dalle più importanti collezioni internazionali per raccontare l’arte urbana contemporanea. Anni ’80, New York e i Graffitisti del Bronx. Anni 2000, Europa-USA: gli Urbanisti. Anni ’10 del nuovo millennio, Internet: i Globalisti. Queste le tre sezioni in cui si articola la mostra che ripercorre l’urbanizzazione dell’esperienza artistica degli ultimi trent’anni selezionando i talenti più importanti e significativi che hanno saputo conquistare sia il grande pubblico che il collezionismo internazionale. Da vere e proprie leggende della New York anni ‘80 come Rammellzee, Futura2000 o Dondi White agli urbanisti come Vhils, Obey, Invader, 108, Swoon, Sten-lex, Moneyless che nel 2000 aprono la strada alla street art che conosciamo oggi per arrivare ai Globalisti come Interesni Kazki, Alexis Diaz o Jaz che dieci anni dopo fanno esplodere un nuovo rinascimento globale grazie ad internet.