San Berillo è uno storico quartiere di Catania, si trova in posizione centrale: poco distante da Piazza Stesicoro, dal Corso Sicilia e dalla stazione ferroviaria. Le vie principali della zona sono: via Luigi Sturzo, via Di Prima, via Pistone via Reggio, via Ciancio e via delle Finanze.E' la zona off-limits della città , continuamente paragonato al quartiere a luci rosse di Amsterdam; è inoltre, un quartiere devastato da tragiche calamità naturali, dalla guerra e soprattutto, più volte sottoposto a molteplici piani di sventramento dei rioni, che hanno portato alla distruzione forzata e all'abbandono di molti edifici della zona. La conseguenza diretta è stata il trasferimento continuo degli abitanti locali verso gli altri quartieri di Catania, tanto da farlo diventare un quartiere quasi fantasma. San Berillo è da sempre il quartiere proibito, in cui vivono le minoranze sociali: prostitute, transessuali e soprattutto, negli ultimi amni, stranieri. E' un luogo dal doppio volto, in cui si incontrano il sacro e il profano; in questo intrecciato labirinto di stradine si scorgono, infatti, molti altarini religiosi dedicati al culto dei santi: a Sant'Agata, in primis, a San Giuseppe e a San Michele, per esempio. Come è stato detto precedentemente, molti eventi hanno colpito il quartiere, in particolare, la legge Merlin del 1958 che, se da un lato prevedeva la completa abolizione delle case chiuse in Italia, dall'altro portava all'aumento della prostituzione; è in questi anni che le vie di Catania cominciano a popolarsi di donne di nazionalità straniera, provenienti principalmente: dall'Europa dell'est, dal sud America e dall'Africa. Per abolire questo fenomeno nel corso degli anni ci sono stati diversi blitz da parte della polizia e delle autorità locali: alcune case sono state murate, sequestrate e molte donne hanno abbandonato la zona, ma tutto ciò, non ha permesso di annullare completamente il fenomeno della prostituzione. San Berillo è un quartiere energico, vivo a qualsiasi ora del giorno e della notte; qui oggi vivono ancora alcune famiglie, troviamo supermercati, strutture ricettive e molte botteghe di artigiani locali, nati in questa zona, con la voglia di restare e di combattere per risollevare le sorti di questo quartiere, spesso dimenticato. Sono molte,infatti,le associazioni di volontari, ed anche singoli individui, che collaborano tra loro per una riqualificazione della zona e per salvaguardare il grande patrimonio artistico e architettonico che racchiude San Berillo tra le case diroccate e gli enormi palazzoni. E'un quartiere degradato, sporco e pieno di macerie, dovute ai continui crolli che interessano la zona, ma è anche un luogo capace di accogliere a braccia aperte, chiunque voglia visitarlo e viverlo. I vicoli, stretti e spesso, trascurati, si trasformano in luoghi aperti a tutti: si organizzano, infatti, mostre, eventi culturali e mercatini di vario genere per cercare di portare alla luce questa zona nascosta e di creare una vera cooperazione duratura tra la gente del quartiere e l'intera cittadinanza catanese.