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Castello Ursino

Il Castello Ursino (l’origine del nome è incerta) è stato costruito per volere di Federico II di Svevia, tra il 1239 e il 1250, nell'ambito di una campagna di fortificazioni lungo i confini dell'impero. Il praepositus edificiorum fu Riccardo da Lentini.

In origine l’edificio sorgeva molto vicino al mare ed era circondato da un fossato e da opere difensive molto avanzate. Durante l'eruzione del 1669 fu circondato dalla lava e la colata, proseguendo verso il mare, lo distanziò da esso di diverse centinaia di metri. Dopo una lunga ed accurata campagna di scavi, il Castello è ritornato al suo aspetto originario.
Nel '400 il castello fu sede dei reali aragonesi e venne poi utilizzato come sede di guarnigioni e di prigione. Negli anni trenta del secolo scorso l’edificio è stato restaurato e dal 1934 è diventato Museo Civico cittadino. Nelle sue sale sono esposti reperti d'età greca e romana, opere di varie epoche e le testimonianze più alte della produzione artistica catanese, grazie alle donazioni del principe di Biscari, del barone Zappalà-Asmundo e dei Padri Benedettini, più le importanti acquisizioni del secolo scorso.
Tra le opere esposte, la più interessante è la Madonna con bambino di Antonello di Saliba (1466-1535); inoltre sono presenti opere di Bernazzo, Bernardino Nigro, Travi, Minniti, Stomer, Novelli, Rapisardi.



Nelle vicinanze (150 m.)


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