La chiesa di San
Domenico venne edificata sul luogo in cui oggi si trova la chiesa di
San Sebastiano, in piazza Castello Ursino.
Essa era annessa al
convento dei domenicani e venne edificata nel 1313. Già nel 1405 il convento
venne demolito ed i padri ottennero in cambio un edificio vicino alla Rotonda, con annessa la chiesa di Santa Maria la Grande, e sul sito attuale venne
costruito il convento per la comunità religiosa. Il terremoto del Val di Noto
del 1693, che distrusse Catania, rese impraticabili sia il convento sia la
chiesa. Nel corso della successiva ricostruzione della città , venne costruita
la chiesa accanto al già esistente convento.
La chiesa (“San Domenicoâ€, ex “S.Maria
la Grandeâ€) forma oggi un unico corpo con il convento. Alla fine del 1300, ai domenicani fu assegnata la chiesa di S.Maria La Grande
(sive ad nives), così intitolata per la presenza al suo interno della pregiata
opera scultorea del Gagini, rappresentante la Madonna della Neve. Il convento e
la chiesa si trovavano accanto alla Porta del Re, uno degli ingressi della città , sulla parte nord-ovest della città , dove oggi è situata l’attuale chiesa di
S.Domenico.
Il convento però, nel 1866, con la soppressione degli ordini religiosi, venne
adibito a distretto militare, con ingresso nell’attuale piazza S.Domenico; ma
i Frati Predicatori, grazie al confratello Benedetto Tornabene, eressero nel
1904 una nuova ala, alle spalle dell’attuale chiesa, e che si
estende fino ad un paio di metri dalla Villa Bellini.
Per quanto riguarda la struttura della chiesa, all'esterno notiamo che la facciata, edificata
su due ordini, da sulla piazza San Domenico ed è ubicata alla sommità di
un'ampia gradinata, contornata da un'artistica cancellata in ferro battuto.
Il portale d'accesso è
contornato da due colonne e sull'architrave si trova una statua calcarea del
beato Bernardo Scammacca, opera dello scultore Epifanio Licata.
Sulla destra della
chiesa vi è l'accesso all'ex convento, oggi occupato dalla caserma Agostino
Malerba. All'interno la chiesa si presenta con una sola
navata ed ha sei altari laterali. Il secondo da destra è l'altare della Madonna
del Rosario ed ha un dipinto su tavola del 1531, di grandi dimensioni,
attribuito a Innocenzo Franucci (detto Innocenzo da Imola).
L'altare maggiore è
situato nell'abside, sormontata da un'ogiva in cui è inserito un antico coro
ligneo. Sull'altare è posta una immagine di Santa Caterina da Siena. Sul primo
altare da sinistra vi è una pregevole scultura di Gagini e sull'ingresso è ubicato
l'organo.