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Cattedrale di Sant'Agata

Visitando la meravigliosa piazza del Duomo, cuore pulsante della città, non sfugge certamente all'attenzione dei passanti il più importante luogo di culto cattolico dei catanesi, rappresentato dalla mastodontica struttura della cattedrale di San'Agata, dedicata alla Patrona della città, contornata da una alta balaustra marmorea al di sopra della quale sono poste nove statue di santi: San Giacomo, San Sesto, San Attalo, Sant'Everio, Beato Bernardo Scamacca, Santa Lucia, Santa Rosalia, San Leone II e Sant'Atanasio.

La primordiale struttura Normanna sorse sui resti delle terme romane di Achille nel 1094, ricostruita più volte nel susseguirsi delle varie catastrofi naturali che la danneggiarono gravemente. L'ultima riedificazione in stile barocco, su progetto dell'architetto Girolamo Palazzotto, fu eseguita in seguito al catastrofico terremoto del 1693 che lo distrusse quasi completamente, lasciando indenni soltanto alcuni elementi dell'antica costruzione.
La parte esterna presenta l'impronta del genio creativo dell'architetto Giovanni Battista Vaccarini che realizzò la facciata su due ordini: in quello inferiore l'elemento che colpisce di più è il meraviglioso portone principale, realizzato in legno, sul quale sono scolpiti alcuni episodi della vita e del martirio di Sant'Agata, stemmi di diversi papi e simboli della cristianità, mentre ai lati del grande portale l'artista pose le colossali statue in marmo dei santi Pietro e Paolo. I due portali minori, invece, posti come accesso alle due navate laterali, furono arricchiti con dei raffinati finestroni ovali, sui quali furono posti due acronimi dedicati alla Santa protettrice: MSSHDEPL: Mentem sanctam, spontaneum honorem Deo, et patriae liberationem, che significa “Mente santa, spontaneo onore di Dio e liberazione della patria” e NOPAQVIE: Noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est, ovvero “Non offendere il paese di Agata, perchè è vendicatrice di ogni ingiustizia”. Al centro del secondo ordine, si può ammirare una nicchia con una statua marmorea raffigurante Sant'Agata affiancata, nelle due estremità dell'ordine superiore, da Sant'Euplio a sinistra, San Berillo a destra. Al culmine della facciata si trovano infine quattro fiaccole che aumentano lo slancio verso l'alto dell'edificio sacro.
Il campanile risale al 1869, posto sul fianco sinistro del Duomo, in tipico stile Barocco, e posto circa sette metri dietro la facciata, sul fianco sinistro del Duomo, realizzato dal'architetto Carmelo Sciuto Patti nel 1869.
All'interno la cattedrale viene divisa da possenti pilastri in tre navate, presenta una pianta a croce latina ed è illuminata dalle finestre poste nella enorme cupola che si eleva sulla crociera. Nelle navate laterali sono presenti molti altari arricchiti da opere pittoriche di grande valore artistico, realizzate tra il seicento e il novecento, da illustri pittori come Guglielmo Borremans, Giovanni Tuccari , Pietro Abbadessa, Emanuele Di Giovanni, Girolamo La Manna, Giuseppe Guarnaccia, Filippo Paladini, Andrea Suppa.
Degni di nota sono, inoltre, la tomba del famoso compositore e cittadino catanese Vincenzo Bellini, che si può ammirare nel secondo pilastro a destra; la Sagrestia, il cui ingresso si trova nella navata di sinistra, dove è custodito un affresco raffigurante l’eruzione del 1669, dipinto da Giacinto Platania, il quale fu diretto testimone del catastrofico evento. Nella navata centrale, sopra l'ingresso principale, è posto uno spettacolare organo dorato dell'ottocento, sistemato su una cantoria costruita su progetto dell’architetto Salvatore Sciuto Patti. In fondo alla navata centrale, nella zone presbiteriale, possiamo osservare un meraviglioso abside decorato da affreschi del pittore Giovanni Battista Corradini, sotto il quale è posto l'altare maggiore in marmo policromo, al quale fa da sfondo uno splendido coro ligneo realizzato nel cinquecento nel quale sono stati intagliate scene riguardanti la vita, il martirio di Sant’Agata e i momenti della traslazione delle reliquie da Costantinopoli a Catania. Nell'abside di sinistra troviamo la cappella del Sacramento, chiamata così perchè conserva l’Eucaristia, oltre ad essere la cappella privata della nobile famiglia Gravina-Cruyllas; nell'abside di destra, invece, troviamo la famosa cappella di Sant'Agata custodita da una cancellata in ferro battuto, che costituisce il cuore della Cattedrale, poichè al suo interno, nella parete sinistra, si apre una preziosa porta dorata finemente decorata che conduce alla camera sotterranea chiamata dai catanesi a cammaredda, entro la quale vengono custoditi il busto reliquiario di sant'Agata e lo scrigno con le sue reliquie. Nell'estremità destra del transetto, un portale marmoreo decorato da ingresso alla “cappella della Madonna” (o della “Vergine”) nella quale sono conservate elementi del periodo Normanno.
Qui sono poste le tombe dei Reali, come le spoglie di Federico II d’Aragona accolte in un sarcofago Romano del III secolo d.C., di Federico III ed altri; all'estremità opposta, invece, troviamo la cappella del crocifisso, il cui accesso è impreziosito da un meraviglioso portale decorato da quattordici bassorilievi raffiguranti scene della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.
Di fronte l'ingresso è posto un altare sul quale è esposto un grande Crocifisso, contornato dalle statue di San Giovanni e della Madonna Addolorata.
Inoltre, lungo le navate, si aprono diversi saggi di scavo che dimostrano come la Cattedrale sia stata ricostruita sulle rovine delle costruzioni precedenti.






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