Fu
edificata durante la ricostruzione della città , distrutta dal
terremoto dell'11 gennaio 1693, grazie al valente lavoro di molti
architetti, e in particolar modo dell'architetto siciliano Giovanni
Battista Vaccarini, apportando alla compatta combinazione e
all'armoniosa bellezza dei monumenti lo stile barocco. E' stata
successivamente ristrutturata e rinnovata nel 2008. A rendere la piazza suggestiva e di notevole carattere
scenografico e architettonico, oltre al sottile ma accurato gioco
cromatico prodotto dall'alternarsi della pietra bianca e del basalto,
è l'insieme dei palazzi che circondano l'imponente spiazzo, dove al
centro si erge la solenne fontana dell'elefante, emblema della cittÃ
catanese. Il nero elefante di lava, chiamato dai catanesi anche Liotru, porta sulla schiena un obelisco egizio e nasconde
dietro di sè diverse leggende.
I
palazzi dislocati attorno alla piazza, che fanno da cornice alla
fontana, sono: il palazzo degli elefanti posto sul lato nord, ovvero
il Municipio, sede dell'Amministrazione Comunale; sul lato sud
troviamo la fontana dell'Alemanno e il palazzo dei Chierici,
quest'ultimo collegato alla cattedrale tramite un
passaggio sopra la porta Uzeda, in
cui troviamo il Museo Diocesano, che custodisce le collezioni di
arte sacra; ad est, invece, domina
la maestosa Cattedrale di Sant'Agata, Duomo della città , da cui
deriva il nome della piazza.
Per poter godere al meglio della visione integrale della
piazza, e per ammirare la disposizione armonica dei vari monumenti
presenti, è bene porsi sul lato ovest della piazza, di fronte il
Duomo.
Sono tre le vie principali del centro storico che si
congiungono verso il centro della piazza: via Etnea, corso Vittorio
Emanuele e via Giuseppe Garibaldi.
Oltre ad essere la meta principale dei turisti è anche
il centro propulsore di tutte le attività cittadine, luogo in cui si
svolgono le principali feste e i più importanti eventi; infatti, fin
dall'antichità essa rappresenta il centro del potere civile,
amministrativo ed ecclesiastico grazie alla presenza del Municipio e
del Duomo. Già nel medioevo questo spazio urbano rappresentava la
Platea Magna, e successivamente fu conosciuta anche con il nome di
Piano di Sant'Agata, in onore dell'amatissima Patrona di Catania.
La
piazza palesa lo stretto legame della città con il mare che
caratterizza l'economia catanese. Inoltre, proprio da questa piazza
iniziò la progressiva crescita urbana che si estese verso nord,
lungo la via Etnea.