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Palazzo del Seminario dei Chierici

Il palazzo del Seminario dei Chierici si trova accanto alla Cattedrale, di fronte al palazzo degli Elefanti, e insieme a porta Uzeda, alla fontana degli Elefanti e alle Terme Achilliane, circonda la piazza del Duomo, la principale piazza della città.
Sin dal primo sguardo si nota che il palazzo ha una struttura parecchio complessa, in quanto risulta collegato, attraverso un passaggio su porta Uzeda, alla cattedrale. Presenta un prospetto con inserti di bugnato, ovvero blocchi di pietra bianca d’Ispica e pietra vulcanica sovrapposti a file sfalsate. Meritano attenzione le splendide mensole dei balconi del primo piano e i grandi finestroni della facciata con timpano ad omega. La struttura è un progetto dell’architetto catanese Alonzo di Benedetto, il quale iniziò i lavori nel 1700, dando al palazzo lo stile barocco tipico di quel tempo. Successivamente, nel 1757, il palazzo fu ingrandito dall’architetto Francesco Battaglia e nel 1866 l’architetto Mario Di Stefano ampliò maggiormente la struttura realizzando il secondo piano. Inoltre, prolungò il bugnato a diamante della lesena fino al capitello e disegnò a bugne piene anche i fondi.  
Nel dicembre del 1944, durante il periodo fascista, il palazzo degli Elefanti fu incendiato e tutti gli uffici del sindaco, del Consiglio, degli assessori e del corpo dei vigili urbani passarono momentaneamente al palazzo del Seminario dei Chierici. Alla riapertura del palazzo degli Elefanti, gli uffici tornarono nella loro sede originale. Oggi all’interno del Chierici vi sono gli uffici finanziari comunali. 



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