Il Palazzo di Giustizia è sito sul lato nord di piazza Verga, importante piazza catanese.
A
dare inizio ai lavori di fondazione è stato Benito Mussolini nel 1937.
La
realizzazione è dell'architetto,
ingegnere e accademico italiano Francesco Fichera, il quale non ebbe la possibilità di vedere conclusa la sua opera; morì nel 1950 e il palazzo fu inaugurato nel tardo 1953.
La
costruzione avvenne molto lentamente e incontrò diversi ostacoli. Innanzitutto, i lavori ritardarono per lo scoppio della seconda guerra mondiale, durante la
quale furono tantissime le famiglie e i profughi che, sotto il silenzio delle
autorità , si rifugiarono all'interno dell’edificio, quando ancora non offriva
nessun tipo di servizio.
Terminata
la guerra e ripristinata la pace, i lavori non ripresero subito, bisognerà infatti attendere fino al 1951. Il palazzo sarà terminato e consegnato al Comune nel
1953, anno in cui il tribunale e i suoi uffici verranno definitivamente
trasferiti al suo interno da una sezione del Palazzo Tezzano.
Ancora
oggi il maestoso edificio mostra motivi
architettonici del Settecento catanese rielaborati in chiave novecentesca, e vi
si accede tramite una scalinata in basalto lavico. Nell'androne,
dal 1955, è possibile ammirare una delle più grandi opere dello scultore Domenico
Maria Lazzaro, conosciuto come Mimì: si tratta di una grande statua in stile
classicheggiante dall'altezza di sette metri e mezzo, rappresentante una
divinità della mitologia romana, la Giustizia, con in mano una bilancia e una
spada.