Catania, nel corso dei secoli, ha subito innumerevoli
mutazioni geografiche ed urbanistiche che hanno continuamente
rinnovato il suo aspetto e la sua storia. Molti luoghi di Catania antica non sono più visibili perchè cancellati da frequenti terremoti
e dalla furia dell’Etna che, con le
sue eruzioni, ha ridisegnato l’intero paesaggio della costa
ionica. Uno di questi fu il Lago di Nicito, del quale oggi rimane
solamente il ricordo affidato al nome della via che collega Piazza
Santa Maria di Gesù con la centrale via Plebiscito.
Il lago sorgeva in prossimitÃ
dell’attuale quartiere di Cibali e nacque intorno al 406 a.C.a seguito
di un’eruzione che investì in pieno Catania, deviando il percorso del
vicino fiume Amenano. Il lago che si formò aveva una circonferenza di circa 6 chilometri ed una profondità di oltre 15 metri. Con il tempo, sulle sponde del lago sorsero
molteplici abitazioni nobiliari, estendendo dunque i confini urbanistici
della città in direzione nord-ovest. Accanto al lago venne edificato
anche il Bastione degli Infetti, costruito per volontà di Carlo V e
divenuto anch’esso, con il passare dei secoli, parte integrante della
storia cittadina catanese.
Il nome del lago deriva, probabilmente, dall’aggettivo greco ανίκητος (invitto, invincibile),
estrapolato a sua volta da νίκη (nike, vittoria).
Il lago fu
completamente ricoperto nel 1669, quando un’altra eruzione dell’Etna, la più distruttiva che si ricordi, distrusse quasi
completamente la città di Catania. La
lava si riversò con violenza sul lago, estinguendolo nel giro di sole
quattro ore.