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Chiesa di Santa Maria dell'Aiuto

La chiesa di Santa Maria dell'Aiuto si trova nell'omonima via nel quartiere di San Cristoforo, uno dei più caratteristici di Catania, e si affaccia sullo slargo che si apre alla fine di via San Giovanni, attraverso la quale l'edificio sacro si scorge dalla via Garibaldi. Il nome della chiesa deriva dalla preziosa tela della Vergine Maria, alla quale gli abitanti di questa zona sono molto devoti per gli innumerevoli miracoli ricevuti ed è proprio per questo motivo che le fu attribuito il nome di “Madonna dell'Aiuto”. Originariamente la tela venne custodita all'interno di un capitello votivo, posto in una strada nei pressi dell'attuale chiesa. In seguito, per dare una migliore sistemazione all'icona e per ospitare un maggior numero di fedeli, venne inizialmente collocata all'interno della chiesa dei Santi Simone e Giuda e nel 1641 venne solennemente spostata presso la chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo, quest'ultima riedificata dopo il terremoto del 1693, su progetto dell'architetto Antonino Battaglia, attribuendole il nome di “Chiesa di Santa Maria dell'Aiuto”. Il maestoso prospetto in pietra calcarea, innalzato da un ampia scalinata con tredici gradini in pietra lavica che immettono sull'alto sagrato chiuso da una cancellata in ferro, si presenta su due ordini: in quello inferiore troviamo sei colonne con capitelli in stile corinzio, separate da un unico varco d'ingresso al di sopra del quale si trova un timpano arcuato e uno scudo in marmo riproducente l'immagine della Madonna dell'Aiuto; nell'ordine superiore, invece, sono presenti due coppie di colonne separate, in corrispondenza del portale, da un balcone architravato e timpanato, e ai margini del prospetto sono allocate due statue che raffigurano i santi Pietro e Paolo. Completa il prospetto un frontone spezzato, al cui centro del timpano campeggia il monogramma di Maria circondato da una gloria di sei angeli in marmo. A fianco della chiesa si intravede il profilo di una piccola cappella che contiene la riproduzione in scala ridotta della Santa Casa di Loreto,opera di diversi artisti e realizzata nel 1740, accessibile all'interno della chiesa. Nel XIX secolo si conclusero i lavori per la facciata, realizzando la torre campanaria con l'orologio. L'interno della struttura è caratterizzato da una sola navata, a metà della quale, sulla parete di destra, si attesta l'antica sacrestia e su quella di sinistra, il passaggio alla Santa Casa Di Loreto. La volta è decorata con dettagli dorati, arricchita da scritte e simboli mariani. Nelle pareti laterali sono esposti quattro altari minori impreziositi da opere artistiche dei secoli XVII e XVIII: il primo a destra custodisce una copia del dipinto che raffigura il martirio di Sant'Agata, opera di Filippo Paladini, conservato nella Cattedrale; nel secondo vi si venerano gli apostoli Pietro e Paolo. Sul primo a sinistra è esposta una tela di San Francesco di Sales del XVIII secolo; nel secondo spicca l'altare del crocifisso con un prezioso reliquario con 24 teche. La navata si conclude con lo spazio presbiteriale, preceduto da un arco trionfale, nel quale lo splendido altare maggiore si erge in tutta la sua magnificenza, realizzato interamente in marmo, e custodisce al centro l'immagine di Santa Maria dell'Aiuto incastonata in una preziosa cornice. Così lo descriveva nel 1943 Salvatore Lo Presti sul Popolo di Sicilia: "L’altare Maggiore è una dolce sinfonia di marmi colorati e di esili colonne. Coronato da un movimentato gruppo in marmo simboleggiante il Padre Eterno assiso sopra le nuvole e circondato da cinque angeli, uno dei quali, alla sua sinistra, sorregge un grosso globo; alle due estremità, all’altezza del ciborio, è adorno di due statue di media grandezza, raffiguranti, rispettivamente, S. Pietro e S. Paolo".



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