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Palazzo delle Poste

Il Palazzo delle Poste è situato ad angolo tra la via Etnea e l’ingresso principale del Giardino Bellini.
È un’opera dell’architetto Francesco Fichera, che lo progettò intorno al 1919. I lavori terminarono nel 1929 e l’anno seguente, il 4 maggio del 1930, il palazzo fu inaugurato dal principe Vittorio Emanuele III e dal sindaco Eduardo Di Giovanni.

Il palazzo sorge su un territorio donato dal Comune di Siracusa al Comune di Catania e occupa un intero isolato. È caratterizzato da una pianta a due anelli concentrici, che prevede la parte esterna aperta al pubblico e la parte interna che si apre sulla corte, destinata agli uffici di smistamento. Questo era un insolito modo di realizzare un palazzo postale, una nuova idea di Fichera che voleva unire la classicità tematica ad una visione più moderna. Questo genere fu molto gradito dagli architetti del tempo e fu preso come esempio per la realizzazione del palazzo delle poste di Siracusa. Da ammirare è il prospetto esterno in pietre di diversi colori, tra cui il grigio della pietra lavica e il bianco della pietra di Ispica. Un esterno sicuramente in stile barocco e degli interni più aristocratici, dati da particolari decorazioni come degli antichi rilievi.
Il palazzo delle Poste, insieme ad altre due opere del Fichera, il garage Musumeci di Catania e l’Arco di Trionfo ai Caduti di Palermo, fu inserito nel provocatorio Tavolo degli orrori, allestito a Roma nel 1931, alla Seconda Esposizione di Architettura Razionale del MIAR, Movimento Italiano per l'Architettura Razionale.  



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